Incontrati 4.500 studenti in 40 seminari nelle scuole del Lazio
“A scuola connessi: navighiamo in sicurezza” è il ciclo di incontri gratuiti svolti dal Centro di competenza nazionale presso oltre 30 istituti secondari della regione
Roma, 16 luglio 2024 – Dalla protezione dell’identità digitale all’uso sano dei social network e del gaming, dalla tutela dei propri dati fino allo sviluppo di una cittadinanza digitale consapevole: sono solo alcuni argomenti che hanno coinvolto e appassionato circa 4.500 studenti nel ciclo di seminari gratuiti “A scuola connessi: navighiamo in sicurezza”, promosso dalla Regione Lazio nell’ambito delle attività dell’Accademia di Cybersicurezza Lazio, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, Ministero dell’istruzione e del merito e Cyber 4.0.
Il Centro di competenza nazionale ad alta specializzazione sulla cybersecurity si è occupato di erogare il ciclo di incontri, volti a formare e sensibilizzare studenti e personale scolastico delle scuole secondarie di primo e di secondo grado del territorio regionale sui temi della cybersicurezza e del cyberbullismo. In totale sono stati 40 i seminari svolti in oltre 30 istituti distribuiti in tutte le province del Lazio tra gennaio e maggio 2024, ma un nuovo ciclo è già previsto per il prossimo anno scolastico.
Un vero e proprio percorso di educazione alla navigazione sicura online che ha permesso ai giovani cittadini digitali di domani di adottare comportamenti virtuosi e di apprendere i concetti base per un’esperienza positiva in ambiente web.
Obiettivo, imparare a riconoscere ed evitare le minacce cyber operate da attori malevoli, i link sospetti, le fake news, ma anche apprendere un corretto stile di condivisione, discernere i contenuti frutto di AI, mantenere una netiquette rispettosa e non violenta, adottare le buone pratiche di sicurezza consigliate dagli esperti (password, antivirus, firewall, siti di pagamento sicuro, ecc…), fino ai possibili effetti sulla salute di un utilizzo eccessivo dei dispositivi tecnologici e di Internet.
Non solo. Gli incontri sono stati una preziosa occasione di aggiornamento per oltre 400 tra docenti e personale scolastico, in quanto figure adulte di riferimento per i ragazzi negli istituti, ma che spesso non hanno a loro volta il supporto necessario per affrontare tematiche così delicate nella realtà quotidiana della scuola.
“Più che nativi digitali, sono oggi proprio gli studenti che ci insegnano come usare le tecnologie digitali e quali sono i trend in corso – afferma Matteo Lucchetti, direttore di Cyber 4.0 -. E allora abbiamo voluto impostare questi incontri come un momento di confronto alla pari, in cui gli esperti di Cyber 4.0 portavano all’attenzione le possibili criticità nella gestione dei propri dati online, e gli studenti condividevano le loro esperienze di veri e propri cittadini del cyberspazio. È stata un’esperienza di crescita per tutti, su temi che, oggi più che mai, richiedono di costituire un fronte comune, tra scuola, studenti, personale docente e genitori. Il Centro di Competenza da tempo sviluppa programmi di awareness per le giovani generazioni, anche sotto forma di contest, hackathon, gaming o formazione mirata, con l’obiettivo di incentivare studenti di tutte le età ad accrescere le proprie competenze in materia di cybersecurity e stimolarli, perché no, anche a intraprendere una carriera in questo mondo, dove c’è sempre più bisogno di nuove competenze e professionisti qualificati”.
“La Regione da tempo investe sulla formazione dei giovani e il progetto si aggiunge alle diverse attività svolte nell’Accademia di Cybersicurezza Lazio – ha dichiarato Giuseppe Schiboni, Assessore al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito -. Il progetto è alla prima edizione e proseguirà anche nei prossimi anni. Gli strumenti digitali rappresentano un’importante opportunità per le nuove generazioni: è opportuno tutelarle e formarle affinché siano veramente consapevoli delle potenzialità e dei rischi del digitale e assumano dei comportamenti eticamente corretti sia nel mondo reale che nel mondo online”.