Il panorama della cybersecurity nel 2025 si presenta come un contesto in rapida evoluzione, influenzato da dinamiche geopolitiche, innovazioni tecnologiche, sfide legislative e la crescente interconnessione delle infrastrutture digitali. Questo articolo analizza le tendenze emergenti e le sfide che definiranno la sicurezza informatica nei prossimi anni, fornendo un’analisi approfondita per i professionisti del settore.
Evoluzione geopolitica e cybersicurezza
La competizione geopolitica sta ridefinendo il concetto di sicurezza informatica. Con l’emergere di nuovi attori globali, come la Cina, e il predominio degli Stati Uniti, la geografia digitale sta cambiando. Le decisioni strategiche riguardanti le infrastrutture critiche, come i cavi sottomarini e i data center, non sono più solo questioni economiche ma elementi chiave nella lotta per il potere globale. La digitalizzazione ha reso evidente che i gangli vitali dell’economia e della politica mondiale risiedono in aree con connessioni avanzate, mentre le regioni meno connesse diventano sempre più marginali.
L’intelligenza artificiale (AI), l’Internet of Things (IoT) e altre tecnologie emergenti stanno trasformando le modalità di interazione tra Stati e attori non statali. Questi sviluppi richiedono una comprensione profonda delle nuove dinamiche di potere e delle vulnerabilità associate alle tecnologie digitali.
Cybercrime: tendenze emergenti
Il rapporto IOCTA 2024 di Europol evidenzia un aumento significativo delle attività criminali online, con particolare attenzione agli attacchi informatici e alle frodi digitali. La frammentazione del panorama criminale ha portato all’emergere di attori solitari e reti organizzate che sfruttano l’AI per migliorare le loro tecniche. Questo scenario complesso rende necessaria una risposta coordinata a livello internazionale, poiché molti criminali operano al di fuori dei confini dell’Unione Europea.
Ruolo del settore privato nella cybersecurity
Il coinvolgimento del settore privato nella cybersecurity è in crescita. Aziende come Tesla e SpaceX stanno influenzando le politiche governative attraverso la fornitura di tecnologie critiche. Elon Musk, ad esempio, ha un ruolo significativo nell’amministrazione statunitense, contribuendo a plasmare le normative sulla sicurezza informatica. Tuttavia, questa dipendenza dalle tecnologie private solleva interrogativi sulla protezione dei dati sensibili e sulla sicurezza nazionale.
Innovazione legislativa in Europa
In Europa e in Italia, l’innovazione tramite legislazione sta assumendo un ruolo cruciale nel promuovere la crescita tecnologica e la competitività. La Direttiva NIS2 e il Regolamento sulla Cybersecurity mirano a rafforzare la sicurezza informatica, imponendo requisiti più severi per le aziende e le infrastrutture critiche, mentre il CRA (Cyber Resilience Act) si concentra sulla sicurezza dei prodotti digitali.
A partire dal 1 Dicembre 2024, tutte le organizzazioni coinvolte dalla normativa NIS 2 possono registrarsi sulla piattaforma dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
La registrazione è obbligatoria per i soggetti importanti ed essenziali, e il mancato rispetto comporta sanzioni. Le entità essenziali e importanti devono registrarsi o aggiornare la loro registrazione annualmente entro il 28 Febbraio.
La gestione del rischio richiede che gli incidenti significativi siano notificati al CSIRT Italia entro specifici termini, garantendo una risposta rapida e adeguata.
Le sanzioni per la mancata notifica possono essere severe, con penalità che raggiungono fino a 10 milioni di euro o percentuali significative del fatturato.
Inoltre, le organizzazioni considerate “importanti” possono beneficiare di sanzioni ridotte in caso di cooperazione. La compliance con la NIS 2 è quindi cruciale per garantire la sicurezza informatica e mitigare i rischi associati.
Inoltre, il AI Act dell’UE sta guidando l’elaborazione di normative nazionali sull’intelligenza artificiale; l’Italia ha già avviato una legge che include requisiti specifici per la trasparenza e la protezione dei dati.
Queste iniziative legislative non solo mirano a facilitare l’innovazione ma anche a garantire che le normative siano favorevoli allo sviluppo tecnologico, creando un ambiente propizio per le start-up e le PMI innovative.
Sostegno alle PMI attraverso il PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha avuto un impatto positivo sulle piccole e medie imprese (PMI), migliorando la loro sicurezza finanziaria e incoraggiando investimenti in digitalizzazione. Le PMI stanno diventando più resilienti grazie all’accesso ai fondi di garanzia e alla formazione delle competenze necessarie per affrontare le sfide economiche.
Trattato sul cybercrime delle Nazioni Unite
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha recentemente approvato il trattato internazionale dedicato alla lotta contro il cybercrime, un risultato che arriva dopo oltre cinque anni di intensi negoziati guidati dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC). Questo accordo, noto come Convenzione ONU sul Cybercrime, rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione globale nella gestione delle minacce informatiche.
Il trattato si propone di migliorare la collaborazione tra i vari Stati membri, offrendo anche assistenza tecnica e supporto allo sviluppo di capacità, con particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo. Con questa nuova Convenzione, gli Stati membri hanno ora a disposizione strumenti concreti per affrontare efficacemente queste sfide e proteggere i diritti online.
Ghada Waly, Direttrice Esecutiva dell’UNODC, ha descritto il trattato come un importante progresso negli sforzi internazionali per combattere crimini gravi come lo sfruttamento online dei minori, le truffe e il riciclaggio di denaro digitale. Ha sottolineato che il cybercrime colpisce in modo particolare le popolazioni vulnerabili e ha un impatto significativo sulle economie a livello globale. L’UNODC si è impegnata a supportare gli Stati membri nell’attuazione del trattato attraverso programmi specifici di assistenza tecnica e sviluppo delle capacità.
Il trattato entrerà in vigore 90 giorni dopo la ratifica da parte di almeno 40 Stati. Inoltre, è previsto lo sviluppo di un protocollo aggiuntivo che ne amplierà l’ambito di applicazione.
Per garantire una corretta implementazione del trattato, sarà istituita una Conferenza degli Stati Parte che avrà il compito di monitorarne l’attuazione. Il Comitato Ad Hoc, che ha supervisionato i negoziati, continuerà a guidare il processo con il supporto dell’UNODC.
Questa Convenzione rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro il cybercrime, offrendo agli Stati membri gli strumenti necessari per affrontare le sfide della sicurezza informatica in un mondo sempre più interconnesso.
Sicurezza quantistica: prepararsi al futuro
Con l’emergere del calcolo quantistico, il 2025 potrebbe segnare un’accelerazione nella necessità di adottare crittografia post-quantistica (PQC). Le organizzazioni devono prepararsi a questa transizione per proteggere i propri sistemi dalle vulnerabilità future. L’adozione della PQC diventerà fondamentale nei settori finanziario e sanitario.
Impatti della legge sullo spazio sulla cybersecurity
L’approvazione della legge sullo spazio in Italia avrà ripercussioni significative sulla cybersecurity nel settore spaziale. Gli operatori dovranno implementare misure di protezione per le loro infrastrutture spaziali, integrando la sicurezza informatica nelle operazioni spaziali.
Crisi delle competenze: il ruolo della Cyber Academy dell’UE
La Cybersecurity Skills Academy dell’Unione Europea continua a svolgere un ruolo cruciale nel colmare il divario di talenti nel settore della cybersecurity. L’espansione dei programmi formativi è essenziale per garantire una risposta efficace alle minacce informatiche.
IA e Cybersecurity: Le tendenze per il 2025
L’intelligenza artificiale sarà l’anno in cui vedremo il reale impatto delle applicazioni pratiche dell’IA. Il 2025 sarà fondamentale per migliorare il rilevamento delle minacce attraverso l’analisi predittiva. Le aziende che integrano efficacemente l’IA nelle loro strategie avranno un vantaggio significativo nel contrastare gli attacchi più sofisticati.
Per il prossimo anno si prevede che gli attacchi informatici alimentati dall’AI diventeranno sempre più sofisticati, ponendo sfide significative alle misure di sicurezza tradizionali. Questi attacchi sfruttano il machine learning per adattarsi, automatizzare e superare le difese, rendendoli difficili da rilevare e mitigare. Esempi includono email di phishing generate dall’AI e malware adattivo che può bypassare le protezioni standard.
Per contrastare queste minacce, le aziende devono integrare difese guidate dall’AI in grado di riconoscere e neutralizzare le attività dannose in tempo reale. I team di threat-hunting dovrebbero cercare attivamente potenziali vulnerabilità e anomalie nei sistemi. Gli strumenti di analisi avanzata possono fornire approfondimenti più dettagliati su modelli e comportamenti, permettendo alle organizzazioni di anticipare e prevenire gli attacchi. Prepararsi per gli attacchi informatici potenziati dall’AI sarà una priorità fondamentale per mantenere la resilienza contro le minacce in evoluzione nel 2025.
Conclusioni
Il 2025 si preannuncia come un anno decisivo per la cybersecurity, caratterizzato da sfide complesse e opportunità significative. La cooperazione internazionale, l’innovazione tecnologica e una legislazione efficace saranno fondamentali per affrontare le minacce emergenti e garantire un ambiente digitale sicuro e resiliente. I professionisti del settore dovranno lavorare in maniera flessibile e adattarsi al nuovo panorama in evoluzione.